La Riserva del Mese: Giugno al Mare a Torre Salsa

Riserva Naturale di Torre Salsa

A breve distanza dall’area archeologica di Eraclea, con il suo semiteatro ad affacciarsi sul mare, nel 1996 la Regione ha decretato la protezione e la tutela di quest’area per il suo eccezionale insieme di valori.

La “Riserva Naturale Orientata di Torre Salsa“ si estende lungo un tratto di costa per 750 ettari, splendida ed incontaminata, e si affaccia sull’azzurro del mare Mediterraneo attraverso dune bianche e spiagge di sabbia finissima.

 

In questo angolo di Siculiana, provincia di Agrigento, sei chilometri di natura selvaggia sono tutto un succedersi di diversi ma affascinanti habitat: duna, falesia, zona umida, macchia mediterranea, colture tradizionali e, sul mare, la prateria di Poseidonia Oceanica.

L’elenco di fauna che è possibile incontrare è vario: l’istrice, corvi imperiali, rapaci; sulla spiaggia limicoli, trampolieri e uno stormo di gabbiani. Qui vivono ancora il falco pellegrino, il gheppio ed il nibbio. Le sabbie dorate, come a Lampedusa, invitano le tartarughe della specie Caretta Caretta a deporre le proprie uova. Il fine del decreto istituivo della riserva, affidata al W.W.F., ente gestore, è quello di tutelare la costa e le zone retrostanti, che insieme costituiscono un ecosistema litorale di eccezionale unità paesaggistica.

Grande è la varietà di piante rare ed endemiche; di grande interesse ornitologico è la zona denominata “Pantano”, luogo di sosta e di nidificazione di numerose specie di uccelli acquatici. Intorno al sito del “Pantano” stazionano in colonie diverse specie di uccelli, come il gruccione, e l’upupa, e tra gli altri, il falco pellegrino, l’assiolo e la poiana. Tra gli altri, anche il gufo di palude.

Il terreno, nell’area della riserva, presenta una interessante stratificazione di gessi in forma cristallina. Le falesie di gesso si alternano alle marne calcaree a Globigerina, ricoperte, talvolta, da strati di argilla. Il nome della riserva deriva dalla Torre che si ergeva sulla sommità di un piccolo promontorio d’argilla a dominare il mare e la spiaggia sottostante. La Torre, voluta da Camillo Camilliani nel sedicesimo secolo all’interno del circuito difensivo delle coste siciliane, corrispondeva ad ovest con la Torre di Capo Bianco e ad est con Torre Felice, rimanendo in vista con la Torre di Monterosso.