Con l’arrivo dell’estate, è giunto il momento di tornare alla scoperta del territorio del Parco, un viaggio tra natura e sapori.

Ed ecco i sapori madoniti: formaggi, ricotta fresca, ancora in fascette di giunco, olio, salsicce ed insaccati, ma non solo.
I dolci tipici, quali lo sfoglio (una sagra è a settembre a Polizzi) la testa di turco e gli amaretti, la mostarda di fichi, sono d’obbligo.
La tavola si arricchisce di gustose minestre a base di lenticchie, o verdure, o agnello, ma anche coniglio selvatico e funghi.

L’artigianato offre la lavorazione della pietra a Geraci, pizzi, tappeti ancora lavorati a telaio, legno, ferro battuto, vetro, visibili ad esempio alla Fiera delle Madonie di settembre a Petralia Soprana.

Se si vuole poi smaltire questa abbuffata di tradizioni culinarie, eccoci pronti alla partenza con tante escursioni.

Una escursione può partire dal centro Escursionismo di Petralia Sottana, nell’ex collegio di Maria. Ci si puo’ spostare a Piano Battaglia, sita a 1600 metri, fra Polizzi e Isnello, l’unica stazione sciistica con impianto di fondo e risalita della Sicilia occidentale: ben attrezzata d’inverno, diviene piano d’alpeggio in estate.
L’escursionismo alpinistico opta spesso per i sentieri di Vallone Madonna degli Angeli, che custodisce gli ultimi Abeti delle Madonie, specie endemica, e Madonna dell’Alto, con una chiesa del Trecento, a quota 1819 metri, meta di assiduo pellegrinaggio.
Ancora, l’Abisso del Vento, raggiungibile da Piano Zucchi.

Questi alcuni punti di interesse naturalistico più rilevanti, ma citiamo anche Monte Spina Puci e Monte Mufara, Monte San Salvatore, Monte Scalone, Piano Noce.
Sul fiume Pollina, d’estate si pratica il rafting.

A chi non ama gli sport estremi consigliamo anche solo un bel bagno comunque nelle limpide acque di questo torrente.
Ancora, salendo dalla tirrenica su in direzione Castelbuono, l’abbazia di Santa Anastasia, oggi relais d’autore.

Pollina merita una visita a sè, ricca com’è di storia e tradizioni, fra cui parte di uno splendido castello di epoca Ventimiglia, e l’area archeologica.