Madonie, Geopark confermato

La Divisione di Scienze Ecologiche dell’Unesco Global Geopark ha confermato l’esito positivo della rivalutazione del Geopark delle Madonie, già annunciata lo scorso autunno durante il meeting dell’European Geopark Network in Spagna: le Madonie restano nella rete Unesco per altri quattro anni.

La comunicazione riporta una serie di raccomandazioni a cui il Geopark delle Madonie deve attenersi per garantire la sua permanenza nella rete dell’Unesco: aumentare i fondi a disposizione, potenziare informazione e promozione del patrimonio geologico all’interno dell’area (in particolare con specifici pannelli informativi presso il sito di Piano Battaglia ed il sentiero didattico Filippo Arena), migliorare le strategie educative nelle scuole del comprensorio per facilitare la mitigazione di pericoli naturali e dei cambiamenti climatici, ed aumentare la visibilità del logo Unesco in tutte le strutture pubbliche del Parco.

«È stato raggiunto un altro obiettivo – afferma il Commissario straordinario Salvatore Caltagirone –. Grazie al lavoro svolto e ai risultati ottenuti nel corso degli ultimi due anni, siamo passati dal cartellino giallo a quello verde, ottemperando a tutte le prescrizioni che erano state raccomandate».

Che cos’è un Geopark?
Un Geopark è una area naturale protetta all’interno della quale si trovano siti geologici rilevanti per importanza scientifica, rarità, attrattiva e valore educativo. In presenza di tali requisiti, il territorio in questione entra a far parte dell’European Geopark Network, una rete internazionale supportata da un programma europeo che promuove lo sviluppo di tali aree.

I Geopark europei hanno anche il compito di promuovere l’educazione ambientale, lo sviluppo della ricerca nelle varie discipline delle Scienze della Terra nonché di incrementare le politiche dedicate allo sviluppo sostenibile.

Le Madonie, infatti, con la loro complessa storia geologica rappresentano un unicum non soltanto a livello nazionale ma anche internazionale. Inserito nella Rete Europea dal 2001 e poi in quella globale dell’Unesco dal 2015, il Geopark delle Madonie conta 14 “geositi”, ovvero località di notevole interesse geologico (tra questi, solo per citarne alcuni, Piano Battaglia, il Carbonara, Cozzo Sant’Otiero e il Vallone Faguara), 6 itinerari di interesse geologico e culturale, alcuni dei quali si snodano all’interno dei paesi madoniti con interessanti trekking urbani, ed un museo geologico realizzato a Petralia Sottana.

Le Madonie non sono tuttavia l’unico geopark siciliano, in provincia di Enna si trova anche il Geopark Rocca di Cerere, che è stato inserito nella lista mondiale dei Geopark Unesco nel 2015. Qui affiora una delle più importanti formazioni geologiche legata alla crisi di salinità del Messiniano.

I Geoparchi Unesco raccontano la storia della Terra, esponendo le prove delle immense forze geologiche e dei cambiamenti climatici del passato come in un grande museo diffuso a cielo aperto. La rete di geoparchi vuole aumentare la consapevolezza sull’importanza delle Scienze della Terra combinando insieme protezione dell’ambiente, educazione e sviluppo sostenibile.