Grande successo per il progetto avviato ormai da 20 anni e teso a salvaguardare i volatili dei Nebrodi. Ad Alcara Li Fusi è stato eseguito l’inanellamento di nove esemplari appartenenti alla colonia locale.
Intervento eseguito dal professor Bruno Massa dell’Università di Palermo insieme professore Tommaso La Mantia. All’operazione hanno partecipato Natalino Cuti, inanellatore dell’Ispra- Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale -anche i colleghi dell’istituto Zooprofilattico di Palermo che, con Antonio Spinnato, consulente del Parco dei Nebrodi per il progetto grifone, hanno curato il controllo veterinario. Coinvolti anche Salvatore Calcò e Nicolino Romano dell’Associazione Ambiente Sicilia.
Operazioni durate circa 3 ore, per gli animali adesso è previsto un periodo di acclimatamento. I grifoni erano stati rinvenuti debilitati dopo l’involo e per questo motivo sono attualmente sotto osservazione, in attesa di essere rilasciati.
“Analoghi progetti non hanno avuto lo stesso successo verificatosi invece sui Nebrodi, grazie anche alla forte collaborazione con la popolazione locale che ha di fatto adottato i grifoni, con aiuti anche dal punto di vista alimentare” commenta il professore Massa. Il direttore del Parco, Filippo Testagrossa conferma l’importanza che riveste la colonia dei grifoni dei Nebrodi come punto strategico al centro dell’area mediterranea, dove convergono individui da tutte le aree geografiche circostanti.
“L’inanellamento di questi giorni permetterà di acquisire ulteriori elementi scientifici” commenta Luca Ferlito, che auspica nuove ed ambiziose azioni di tutela in un unico progetto nell’area euromediterranea.